Galileo Vd acquisisce l'85% del Pop Lab e porta la realtà virtuale in agricoltura con Maschio Gaspardo
Pop Lab
Un progetto che dispiega le potenzialità di un’acquisizione mirata a consolidare ulteriormente i servizi ad alto tasso tecnologico già offerti dal Parco Scientifico Padovano alle imprese del Nordest. Pop Lab infatti può contare su macchinari d’avanguardia e competenze di eccellenze nell’ambito della manifattura digitale, nel settore degli allestimenti e dei padiglioni temporanei, nella prototipazione 3D (anche in scala 1 a 1) e nello sviluppo di scenari di realtà virtuale e aumentata, anche grazie al progetto T.E.A.M. (Time Enhanced Architectural Modeling) vincitore nel 2019 del bando per la Ricerca della Regione Veneto nell’ambito del POR – FESR 2014-2020. Nato nel 2015 dalla collaborazione tra l’architetta Valentina Temporin e i colleghi Enrico di Munno e John Volpato, Pop Lab offre a chi vi si affida uno spaccato dell’intera filiera della realizzazione di un prodotto. Negli oltre 500 metri quadri ricavati all’interno degli spazi dell’ex Zuccherificio Polesano, a seguito della magnifica riqualificazione di un complesso di edifici industriali di fine ‘800, Pop Lab ospita infatti un laboratorio, un’officina, una grande aula di formazione, uno spazio eventi, alcuni uffici e una biblioteca di architettura, ma anche stampanti 3D, frese a controllo numerico, macchine per il taglio laser e ad acqua (waterjet), banchi di elettronica e di falegnameria e aree per i calchi. Uno spazio denso in cui sono presenti tutti gli strumenti per affrontare il tema della progettazione e dello sviluppo di un prodotto a tutti i livelli: reali e virtuali, analogici e digitali. Una vera e propria miniera d’oro anche per l’alta formazione dei nuovi designer, per chi vuole fare esperienza di tecnologie strategiche come Realtà Virtuale e Aumentata, per quelle aziende alle prese con i test relativi alla manifattura digital, o per chi necessita di studiare percorsi di innovazione di prodotto o di processo affidandosi alle professionalità di un Parco Scientifico al servizio dello sviluppo tecnologico del sistema produttivo del Nordest. Pop Lab rimane per il restante 15% in mano di Punto Confindustria, l’hub frutto dell’aggregazione delle società di servizi di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo.